Le 10 Strategie di Manipolazione Mediatica

Il linguista Noam Chomsky ha elaborato la lista delle “10 Strategie della Manipolazione” attraverso i mass media.

1 – La strategia della distrazione

L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti.

La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica. Mantenere l’Attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza. Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).

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Noi Non Siamo Brigatisti da Social Network

L’attentato a Maurizio Belpietro ha un mandante morale digitale, oltre a quelli – arcinoti – in carne e ossa. E’ colpa di Internet. I luoghi «dove non c’è limite all’insulto, non c’è limite alla diffamazione, non c’è un confine fra il grottesco, il cattivo gusto e il rischio vero», scrive oggi il vicedirettore di Libero Franco Bechis. Dove certo, ci sono i gruppi di provocatori di professione (i “troll”), innocui, ma anche i «molto meno» innocui «gruppi organizzati: “il popolo di Grillo”, “il popolo Viola”». Insomma, «i nuovi movimenti politici che nascono sulla rete o su Facebook», le cui discussioni «non sono così diversi da quelli che leggevamo», prosegue Bechis, «nei tazebao e nei foglietti della sinistra estraparlamentare negli anni in cui questa confinava e diveniva spesso serbatoio delle Brigate Rosse» e dove si respira «anche e soprattutto l’odio».

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B E N V E N U T I ! ! !

Ciao amici lettori, 

benvenuti nel mio primo blog di informazione, l’ho intitolato Freeonda proprio perchè nel web ci troviamo in un mare aperto e vasto ma almeno è uno dei luoghi più o meno liberi rimasti! La mia onda libera vorrebbe darvi un utile contributo con l’intento di diffondere l’informazione reale e libera che combatte per il cambiamento: contro il sistema, contro la censura, contro il regime, contro ogni forma di potere, alla ricerca delle crude verità nascoste dai mass-media, per riscoprire quei valori che molti hanno perso da tempo, la dignità, la vera libertà, la consapevolezza e l’autodeterminazione. 


Sono tempi in cui la gente si deve svegliare dal torpore trasmesso dai poteri forti della nostra società destinata a un prevedibile crollo se non ci sarà al più presto un cambiamento. E’ tempo di rivoluzione culturale, è tempo di ritrovare la consapevolezza perduta, è tempo di usare le nostre percezioni e di seguire il nostro istinto senza condizionamenti, è tempo di salire sulla cresta dell’onda e cavalcarla con il buon senso di riprendere il controllo della nostrà vita per il bene comune.

Come disse il grande Che Guevara:

“La rivoluzione dobbiamo cominciare a farla dentro di noi”