State guardando un film e c’è uno stadio pieno zeppo di persone. Come avrà fatto la produzione cinematografica a creare una folla così immensa? Beh, quali sono le soluzioni ovvie che vi vengono in mente? Sono state assunte migliaia di comparse, trasportate, truccate, vestite, nutrite (e pagate). Oppure, come ci si aspetterebbe da un film moderno, si è ricorso all’uso della computer grafica e degli effetti speciali, duplicando un piccolo gruppo di persone o creandole da zero in 3d.
Avete ignorato l’ipotesi che la folla sia formata da migliaia di manichini gonfiabili, anonimi, statici e con delle raccapriccianti maschere di plastica attaccate in faccia.
La Inflatable Crowd Company, è un’azienda di Hollywod che si occupa di fornire migliaia di manichini gonfiabili per le scene che richiedono la presenza di una larga folla. Qualche migliaio di pupazzi in PVC, aria compressa, dei vestiti scadenti, maschere di gomma ed il gioco è fatto (ed anche a basso prezzo).
Come mai non si vedono?
I fattori sono principalmente tre. Prima di tutto quelli tecnici. Questi manichini si utilizzano nelle scene di massa, dove il soggetto in primo piano cattura l’attenzione e l’occhio non si sofferma sullo sfondo. Altro metodo per nasconderli alla vista è utilizzare una profondità di campo molto ristretta, che in parole povere significa avere i protagonisti a fuoco e lo sfondo molto sfocato in modo da non vederne i dettagli.
Se pensate che la creatività occupi l’emisfero cerebrale destro e la logica quello sinistro, in realtà è tutto molto più complicato.
Ma il fattore che più aiuta i cineasti a nascondere i loro “trucchetti” è un altro. Ovvero il meccanismo che porta a vedere cose che non esistono. No, non significa che si è tutti impazziti, si tratta semplicemente di un meccanismo inconscio della mente.
Svariate ricerche hanno dimostrato come il cervello “riempia gli spazi” vuoti del campo visivo reperendo le informazioni mancanti dalla memoria. Questo significa che se si vede chiaramente un pezzettino di folla si darà per scontato che anche il resto sia folla vera (questa è una tra le tante forme di controllo mentale abitualmente usate e abusate).
Questo meccanismo è chiamato “codifica predittiva” e dimostra come il cervello predica letteralmente le informazioni che gli stanno per arrivare. Come spiega il Dott. Lars Muckli dell’istituto di neurorscienze e psicologia di Glasgow:
“Cerchiamo sempre di anticipare quello che vedremo, sentiremo o proveremo tra poco. Se alcune parti di un’immagine sono nascoste alla nostra vista, avremo comunque un’idea ben precisa di come potrebbe essere l’immagine completa. Quando parte di un’oggetto è nascosto o mancante il nostro cervello utilizza la nostra esperienza per ricostruire le parti invisibili.”
Il dottor Muckli spiega che questo meccanismo si è sviluppato principalmente come sistema di difesa nei nostri antenati preistorici, ed è un funzionamento peculiare dell’essere umano. Lo sviluppo di questo codice predittivo ci ha permesso di reagire alle situazioni in modo molto più rapido e sicuro, in parte predicendo il futuro.
L’accoppiata tra esperienza e la capacità di ricostruire informazioni mancanti o di anticiparle è un punto chiave nell’evoluzione di ogni organismo biologico.
C’è un altro fattore, in ogni produzione cinematografica, niente viene messo lì per caso, per motivi che vanno oltre la comune comprensione. Ad esempio nei film di Kubrick troviamo parecchi manichini, è logico pensare che rappresentino l’aspetto artistico della scenografia, oppure vengono inseriti per dare valenza e significato alla storia. In certe scene sono letteralmente le immagini a parlare, accompagnate da sottofondi musicali, silenzi, o suoni, poi dipende dal genere di film. In altri casi i messaggi veicolati possono assumere ulteriori significati, dei veri e propri messaggi in codice, fatti apposta per non essere captati da un normale pubblico, perchè in realtà sono destinati e rivolti solo ad una stretta cerchia che sta al di sopra di tutti (la sovragestione). Di conseguenza esiste un aspetto simbolico occulto, qualsiasi cosa venga mostrata in un film, in un tg, in un talk-show e così via, può avere contemporaneamente diversi significati, che raggiunge i vari livelli di conoscenza e coscienza.
Il bacio dell’assassino
Arancia Meccanica
Eyes Wide Shut
La rappresentazione di manichini, burattini, bambolotti o di meccanismi programmabili, sono simboli per eccellenza del controllo mentale, Kubrick lo sapeva bene, e ovviamente non si trovano solo nei film:
Il Manichino di Londra
I Manichini di Nizza
I Manichini di Roma
I manichini della Torre Eiffel
I Manichini nell’Affiliazione Massonica
Quale potrebbe essere il messaggio in codice?
I manichini sono il pubblico manipolato dalla sovragestione nel grande rituale mediatico che si serve a sua volta di manichini, messi lì in bella o brutta mostra e, il cerchio magico si chiude. E per quale scopo? Il controllo mentale totale robotizzando tutti quanti in esseri privi di vita e di anima, risucchiando ogni energia spirituale.